Mercoledì 22 giugno, alle ore 14, presso la Sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio si è svolto il convegno “Infrastrutture ed archeologia, da interferenza ad opportunità – Archeolog: un esempio di buona pratica”.
Il Dott. Guido Perosino, Presidente di Archeolog ha moderato il convegno, illustrando ai presenti come nasce questa iniziativa di Anas. Il nostro Paese si muove e cammina sulla storia stessa e sulla incredibile arte che qui si è prodotta. Spesso accade che l’incontro tra infrastrutture e storia possa essere precipito da chi realizza come un intralcio e non come sorprendente e feconda opportunità. E l’impegno di Anas oggi è trasformare la cosiddetta “interferenza archeologica” in una straordinaria opportunità. Un racconto che parte da una strada costruita in questi anni dalla Quadrilatero Marche-Umbria, la Strada Statale 77 “Val di Chienti”, per collegare due regioni dell’Italia Centrale e colmare un vuoto infrastrutturale anti – moderno. Si sono così riscoperte le tracce di popoli che, fin dall’antichità, hanno da sempre percorso queste stesse strade, ritrovando un tesoro di reperti archeologici che copre quasi 3000 anni di storia.
Sono intervenuti: la Professoressa di Etruscologia ed Antichità italiche dell’Università di Perugia, Simonetta Stopponi, che ha sapientemente raccontato ai presenti alcune delle meravigliose scoperte rinvenute sulla SS 77 , siti di grande valore scientifico, con corredi e monili di grande preziosità; la Direttrice del Museo Archeologico nazionale delle Marche, Nicoletta Frapiccini, ha invece illustrato il corredo dell’ormai nota “Fanciulla di Plestia”, tomba rinvenuta nei cantieri della SS 77 e restaurata con il contributo del Comune di Serravalle del Chienti.
Numerosi gli interventi nel corso del convegno. La Direttrice della Direzione Generale Archeologa, Belle arti e Paesaggio del Mibact, Dott.ssa Caterina Bon Valsassina, ha portato i saluti istituzionali del ministero, confermando la stretta collaborazione che si è instaurata in questi mesi tra Anas e Mibact (Direzione centrale e Soprintendenze), soprattutto per la stesura di un Protocollo di intesa, che verrà firmato a breve, volto a disciplinare le modalità operative per la valorizzazione dei reperti archeologici rinvenuti lungo la rete nazionale Anas.
La Professoressa Francesca Morace, membro del Consiglio di Amministrazione di Anas, ha portato i saluti del Presidente Armani e del C.D.A. Ha sottolineato la straordinaria importanza di questa iniziativa, occasione straordinaria per i contesti preziosi ritrovati ma anche perché si è tentata un’operazione di ricerca e di sperimentazione unica nel nostro paese che ha portato questo incontro meraviglioso tra due realtà pubbliche spesso in contrasto. La prima grande innovazione è il metodo di lavoro, di progettazione nuova per le infrastrutture e territorio, mettendo in campo un’integrazione delle funzioni volte alla valorizzazione del territorio. Questa sperimentazione è anche un mezzo innovativo per far capire come la cultura possa essere fautrice di nuove economie, generate dalla fruizione del patrimonio storico godibile con la realizzazione delle strade. Un ultimo importante spunto di riflessione è la possibilità di incentivare nuove forme di lavoro, grazie all’introduzione della figura dell’archeologo di cantiere, professionalità di Anas introdotta all’interno del protocollo di intesa. Tale documento è prezioso per favorire l’integrità dei territori grazie alle infrastrutture che non feriscono i luoghi che attraversano ma li integrano ed uniscono. È uno straordinario incontro tra infrastruttura “materiale” ed “immateriale”, ovvero tra strade e cultura.
Il convegno si è concluso con l’intervento della Presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, Onorevole Flavia Piccoli Nardelli, molto interessata a seguire progetti di questo tipo che incentivano strumenti come l’art bonus, esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato.
Il convegno è stato trasmesso in diretta webtv.
Archeolog Onlus